Paccheri gamberi zucchine e philadelfia
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Paccheri gamberi zucchine e philadelfia

Ogni tanto ci possiamo concedere uno stravizio, ecco perché oggi parliamo dei paccheri gamberi zucchine e philadelfia. Esatto avete letto bene, philadelfia! Adesso potete offendermi quanto volete, ma come diceva un caro amico, è la morte sua! Un classico della cucina italiana di mare, molto saporiti e gustosi, un piatto unico come premio del sacrificio fatto durante la settimana.

Vediamo gli ingredienti per 2 persone:

  • 160 g paccheri
  • 200 g zucchine
  • 50 g cipolla
  • 200 g gamberi sgusciati
  • 25 g philadelfia
  • Sale
  • Olio
  • Prezzemolo
  • Peperoncino

Iniziamo col tritare molto finemente la cipolla. Prepariamo anche le zucchine a rondelle.

Mettiamo un filo d’olio in padella ed iniziamo a soffriggere le verdure a fuoco vivace. Aggiungiamo il sale ed il peperoncino, dopo di che sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco. Quando tutto l’alcol sarà evaporato abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere per circa 15-20 minuti.

Controlliamo di tanto in tanto per renderci conto del punto di cottura.

Quando mancheranno pochi minuti a completare la cottura possiamo aggiungere i gamberi e lasciarli cuocere per pochi minuti, 3 o 4 minuti saranno sufficienti.

A parte andiamo a cuocere la pasta in acqua bollente. Il pacchero, solitamente, ha una cottura un po’ più lunga di altri formati.

Quando mancheranno 3 minuti alla fine del tempo di cottura scoliamo i paccheri e teniamo da parte un bicchiere di acqua di cottura, che andremo a mettere nella padella del sughetto.

Trasferiamo la pasta in padella e terminiamo la cottura nel sugo di gamberi e zucchine, aggiungendo il philadelfia. Al termine spolveriamo con del prezzemolo tritato finemente.

I paccheri gamberi zucchine e philadelfia sono pronti! Enjoy!

Allenamento e caratteristiche: (paccheri gamberi zucchine e philadelfia)

Di solito, il consumo dei carboidrati è incentivato nella prima parte della giornata, perché è possibile smaltirli con le attività della mattina e del pomeriggio. La sera, invece, i nostri compiti quotidiani si riducono, facilitando l’accumulo di energia in eccesso non consumata sottoforma di grasso. Quando si consumano quantitativi eccessivi di carboidrati, soprattutto se semplici (zuccheri) aumenta il livello di glucosio nel sangue (iperglicemia). Questa condizione promuove rapidamente la secrezione di insulina da parte del pancreas. Per noi che abbiamo problemi di diabete alimentare è consigliato mangiare la pasta una volta a settimana, in quantità limitate, meglio se di farine integrali.

L’ideale, per chi non ha problemi di diabete alimentare, sarebbe mangiare la pasta al massimo tre volte a settimana e con porzioni che non superino i 70 grammi. Si consiglia inoltre di non consumarne più di una porzione al giorno, che è preferibile mangiare a pranzo ed evitare a cena. Indispensabile poi unirla sempre al giusto condimento

Questo pasto apporta circa 450 kcal a porzione, pertanto consigliamo un buon allenamento prima o dopo averlo consumato. 50 minuti di corsa a passo medio potrebbe essere un ottima soluzione.

Per ulteriori consigli su come mantenere un equilibrio alimentare consulta la sezione Fitness e Alimentazione!

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