Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.
Muhammad Ali.
Stiamo attraversando una fase delicata del nostro percorso. Un percorso che abbiamo avuto la forza ed il coraggio di iniziare, ma per varie distrazioni o debolezze, abbiamo interrotto. Siamo caduti a terra. Ci siamo cascati di nuovo. Abbiamo interrotto le nostre sane abitudini e ci siamo buttati a capofitto sul barattolo di nutella, che fra l’altro, non doveva essere in dispensa. Cosa è sbagliato? E’ sbagliato rimanere a terra!
Cadere e ricadere di nuovo, signori, faceva parte del businnes plan. Lo avevamo messo in preventivo, perché è umano, e noi, siamo uomini, non macchine. Ma quello che dobbiamo fare adesso è immagazzinare tutti i sensi di colpa, ascoltarli tutti fino in fondo. Siamo pienamente coscienti di quello che abbiamo fatto e delle conseguenze che potrebbero scaturire dall’abbandonare la nave.
Sappiamo come ripartire. Lo abbiamo fatto una volta, lo possiamo rifare altre mille volte. Trasformiamo i nostri sensi di colpa in voglia di rivalsa. Nessun danno permanente, è solo una battuta di arresto, che all’indomani sarà passato.
Nessuno sarà qui a giudicare una ricaduta, nessuno. Invece, saranno in molti ad applaudire il coraggio con cui ripartirete. Nonostante le ricadute, quando raggiungerete il vostro obiettivo, potrete guardare tutti dall’alto in basso, ed essere orgoglioso, di quante volte vi siete rialzati.
Non c’è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.
